L’arte delle fregature 03 – Lamberto Salucco

L’arte delle fregature 03 – Datti una mossa! - Lamberto Salucco - Edida

Abbiamo pubblicato “L’arte delle fregature 03 – Datti una mossa!” di Lamberto Salucco. Si tratta del terzo volume della quadrilogia che parla dei bias cognitivi nel mondo del marketing, della disinformazione e della vita sentimentale.

 

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E iniziamo anche questo terzo volume sui bias cognitivi “L’arte delle fregature – 3: Datti una mossa!”. Ormai ho deciso che finirò la quadrilogia quindi (se Iddio mi conserva) dopo questo scriverò anche il quarto “Cosa mi dovevo ricordare?” e poi smetto: lo giuro.

Dopo un paio di mesi durante i quali ho lavorato alla preparazione dei contenuti (una sorta di pre-produzione) è arrivato il momento di iniziare a scrivere davvero. E, come da tradizione, sono in Scozia per potermi concentrare in santa pace.

Mamma mia, anche stavolta sono ben 53 bias da trattare: dovrò necessariamente ridurre il numero di pagine per singola distorsione. Inoltre, a differenza di ciò che ho fatto nei primi due libri (39 bias il primo, 57 il secondo), credo che in questo sarà opportuno accorpare qualche argomento.

Ammetto infatti che durante il lavoro di preparazione mi sono accorto che i bias di questo volume sono (se possibile) ancora più intricati e interconnessi di quelli che ho trattato in precedenza: le sfumature sono ancora più difficili da definire e la stesura degli esempi rischia di rendere i temi più ostici invece di semplificarli.

Intendiamoci bene: è ovvio che ci saranno ripetizioni, non è possibile evitarle perché lo scopo del libro è rendere questi argomenti più digeribili per l’utente medio e non è possibile scendere eccessivamente nei dettagli. Un problema ulteriore è dato dalla mole di bias di cui devo parlare: il primo libro era circa 150 pagine ma già il secondo è arrivato a oltre 210. È necessario riuscire a limitare la lunghezza di ogni sottocapitolo a tre pagine altrimenti diventa (come si dice a Firenze) l’Opera del Duomo e questo comporterà senza dubbio una serie di semplificazioni sia nell’esposizione sia negli esempi.

Comunque, la suddivisione dei bias cognitivi in categorie e sottocategorie è sempre quella ispirata al lavoro di Buster Benson e John Manoogian III. In questo terzo volume si prende in esame l’area “Need to act fast” ed ecco spiegato il sottotitolo “Datti una mossa!”, vediamo cosa riuscirò a fare.

Il prossimo e ultimo volume sarà “Cosa mi dovevo ricordare?” (“What should we remember?”)